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INCONTRI DI PRESENTAZIONE
DI LIBRI

In questa pagina verranno inseriti tutti i libri presentati col contributo dell'Archeoclub Massa Lubrense

Gli Omosessuali e altri scritti di André Baudry

André Baudry non è stato solo un insigne intellettuale e attivista francese che ha dedicato la sua intera vita alla causa omosessuale. Fondatore del primo vero movimento di liberazione omosessuale in Francia (Arcadie), creò anche l'omonima rivista letteraria e scientifica che dal 1954 al 1982 raccolse articoli ricerche e considerazioni sui problemi della vita quotidiana della comunità omosessuale. Dopo la protesta contro l'elezione del presidente francese Mitterand, Baudry si trasferisce a S. Agata sui due golfi, dove ha vissuto l'ultima parte della sua vita.
Il 10 ottobre presso l’Hotel Iaccarino, grazie alla sensibilità e al sostegno della famiglia Di Martino, verrà ricordato l'uomo André e l'intellettuale Baudry e presentata in anteprima la traduzione in italiano della pièce teatrale Il procuratore

SGUARDI MACEDONI
ERNESTO HEREDERO DEL CAMPO & MARIO DE ROSA

 

Sabato 16 settembre ore 18:00 sede Pro Loco Massa Lubrense
Viale Filangieri, 11 (Massa Lubrense)

NOTA DEGLI AUTORI ERNESTO EREDERO DEL CAMPO E MARIO DE ROSA: Questo lavoro è il frutto del nostro incontro, due colleghi diplomatici che si sono incontrati un anno fa e hanno sviluppato un’amicizia molto sincera e ricca. Oltre all’amore per la poesia e per questo bellissimo paese che ci ha unito, condividiamo anche un amore reciproco per i nostri paesi e le nostre lingue (qualcuno una volta disse che non esistono due paesi che si siano mai amati e ammirati più della Spagna e dell’Italia ). Da queste affinità comuni è nato un intenso dialogo in versi: di volta in volta condividevamo nuove poesie su argomenti selezionati, che poi noi stessi traducevamo nella nostra lingua madre. Oltre ai numerosi argomenti che abbiamo affrontato in questi versetti, che spaziano dall’amore al senso della vita, dallo spazio alla natura del tempo, questo processo ha contribuito ad una conversazione molto fruttuosa ed esauriente sulle diverse forme del linguaggio poetico e sulle differenze che esistono tra le numerose lingue (italiano, spagnolo, macedone e inglese) nei loro modi di catturare la realtà ed esprimere la reale ampiezza dell’esperienza umana. Se uno di noi presentasse uno stile più concreto, con particolare attenzione al volume e al ritmo, l’altro mostrerebbe un atteggiamento più metafisico, usando il lirismo per cercare di catturare l’essenza schietta della vita quotidiana. Infatti, man mano che il processo di traduzione andava avanti, ci siamo ritrovati a mettere una parte del nostro stile l’uno nelle mani dell’altro, creando – insieme – un nuovo modo di scrivere i testi. Inoltre, abbiamo deciso di far tradurre i nostri versi in macedone da diversi autori e amici, in modo da arricchire ulteriormente l’espressione stilistica, perché se la stessa canzone può suonare (ed essere) diversa in due lingue, ciò sarebbe tanto più vero se i traduttori fossero di diverso profilo, provenienza e stile espressivo. Il risultato è una creazione completamente nuova, una miscela energica di fresca ispirazione, contemplazione, filosofia e concretezza. Non ultimo, abbiamo concepito con orgoglio questa piccola raccolta di poesie perché fosse – in un certo senso – il frutto di questo Paese: questo tentativo non sarebbe stato possibile senza la ricchezza culturale di cui questo Paese e questo popolo sono dotati. Ci auguriamo che i nostri lettori si divertano a leggere questi versetti almeno quanto a noi è piaciuto crearli. Il risultato è una creazione completamente nuova, una miscela energica di fresca ispirazione, contemplazione, filosofia e concretezza. Non ultimo, abbiamo concepito con orgoglio questa piccola raccolta di poesie perché fosse – in un certo senso – il frutto di questo Paese: questo tentativo non sarebbe stato possibile senza la ricchezza culturale di cui questo Paese e questo popolo sono dotati. Ci auguriamo che i nostri lettori si divertano a leggere questi versetti almeno quanto a noi è piaciuto crearli. Il risultato è una creazione completamente nuova, una miscela energica di fresca ispirazione, contemplazione, filosofia e concretezza. Non ultimo, abbiamo concepito con orgoglio questa piccola raccolta di poesie perché fosse – in un certo senso – il frutto di questo Paese: questo tentativo non sarebbe stato possibile senza la ricchezza culturale di cui questo Paese e questo popolo sono dotati. Ci auguriamo che i nostri lettori si divertano a leggere questi versetti almeno quanto a noi è piaciuto crearli.

Crisi e riti della contemporaneità
di Giovanni Gugg

Crisi e riti della contemporaneità. Antropologia ed emergenze sanitarie, belliche e climatiche.

E' il nuovo libro di Giovanni Gugg, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino. Un’analisi antropologica sulle pratiche – secolari o religiose – scaturite a seguito di 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐞, 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞.

Il volume raccoglie e rielabora vari articoli che l’autore ha pubblicato per il bimestrale “Dialoghi Mediterranei” negli ultimi tre anni, attraversati da 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐢 𝐠𝐥𝐨𝐛𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐧𝐝𝐞𝐦𝐢𝐚, 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚.

Oggi come nei secoli scorsi, in caso di disastro le popolazioni sinistrate spesso mettono in atto dei “𝐫𝐢𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚” con cui tentano di riassorbire il trauma e, allo stesso tempo, di tenere insieme la collettività.

Questi riti, spesso apparentemente irrazionali, hanno risposto e rispondono a molteplici bisogni individuali e sociali, come l’elaborazione dello choc, l’individuazione delle responsabilità, la condivisione delle esperienze, il ripristino dell’ordine, la ricerca di senso.

Scheda:

Crisi e riti della contemporaneità - Antropologia ed emergenze sanitarie, belliche e climatiche

di Giovanni Gugg

Dialoghi n.4

Edizioni Museo Pasqualino, 2023

ISBN 979-12-80664-61-7

Giovanni Gugg è dottore di ricerca in Antropologia culturale e dal 2015 insegna Antropologia urbana presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università “Federico II” di Napoli e Antropologia del paesaggio nel master Erasmus Mundus coordinato dall’Università “Jean Monnet” di Saint-Etienne. Dal 2020 è assegnista di ricerca presso il LESC (Laboratoire d’Ethnologie et de Sociologie Comparative) dell’Université Paris-Nanterre e del CNRS, mentre dal 2022 è scientific advisor per la Fondazione ISSNOVA (Institute for Sustainable Society and Innovation). Fa parte del consiglio di amministrazione del CMEA (Centro Meridionale di Educazione Ambientale) di Sorrento e dell’editorial board della rivista “Humanities & Social Sciences Communications”, pubblicata da Springer Nature. I suoi studi riguardano soprattutto la relazione tra le comunità umane e il loro ambiente, in particolare quando si tratta di territori a rischio. In questo senso, ha studiato a lungo la zona rossa del Vesuvio e altri territori colpiti da disastri negli ultimi anni in Italia, su cui ha pubblicato numerosi articoli per riviste accademiche nazionali e internazionali e curato volumi monografici, come “Disasters in popular cultures” (2019) e “La lunga durata delle emergenze” (2022).

Geografie 
echi e visioni di paesaggi ritrovati
Associazione culturale l'Astrolabio

Presentazione del volume:

“GEOgrafie – echi e visioni di paesaggi ritrovati”

In attesa di presentare anche a Massa questo bellissimo lavoro (realizzato grazie al nostro neo-socio Giovanni D’Alfonso) vi invito ad acquistarlo e, se vi trovate in quel di Siena, a partecipare alla manifestazione di Bettolle.

Il libro è di grande interesse e ci riguarda da vicino anche per il contributo di Rita Di Leva su Palazzo Maldacea a Puolo, la residenza estiva degli anni ’60 di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985), di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.

 

 

 

 

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